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Canarie & Economia > Il Governo delle Canarie approva per il 2021 bilanci espansivi con lo scopo di riattivare l'economia e rafforzare i servizi pubblici


Il Consiglio del Governo delle Canarie ha appena approvato il progetto di legge sui bilanci generali per il 2021 con un incremento previsto del 5% rispetto al 2020: 8.474.057.586 euro di spesa non finanziaria.
Il disegno di legge, che verrà sottoposto al Parlamento locale per l'elaborazione finale, rafforza l'erogazione di denaro per i servizi pubblici essenziali, aumenta il budget per gli investimenti pubblici e le voci di sostegno per i settori produttivi che sono stati identificati come quelli che dovranno guidare la riattivazione economica dell'Arcipelago.
Nonostante la paralisi dell'attività economica e la conseguente diminuzione delle entrate fiscali, i Bilanci della Comunita' Autonoma per il 2021 contemplano un aumento di 407 milioni di euro; questo grazie all'arrivo di risorse straordinarie e l'aumento di disponibilita' economica per alcune voci.
Si tratta, comunque, di un Budget di base, al quale nel corso dell'anno si aggiungeranno risorse straordinarie dai Bilanci Generali dello Stato, dai programmi REF non concordati e dal Fondo Europeo per la ricostruzione.
Fondamentale rilevare che i conti sono stati formulati senza prevedere l'aumento delle imposte e delle tasse o utilizzando la via del nuovo indebitamento; si va invece verso la direzione opposta: viene ridotto il pagamento degli interessi pagati dalla Comunità Autonoma per i prestiti aperti prima del 2018.
La combinazione di tutti i fattori sopra esposti, unitamente alla sospensione delle regole fiscali, ha consentito la predisposizione di bilanci per fronteggiare la grave e straordinaria situazione provocata dall'emergenza sanitaria provocata dal Covid-19. 
In questo modo le voci che includono la fornitura di servizi pubblici e servizi sociali, aggiungono 304 milioni di euro in più rispetto a quest'anno.. 
In particolare, salute e istruzione sono le aree che ne beneficeranno di più, con un aumento di budegt a loro disposizione di  5.282 milioni di euro (rispettivamente 3.304 e 1.978,8 milioni) mentre il Ministero per i diritti sociali, l'uguaglianza, la diversità e la gioventù gestirà 510 milioni di euro.
Il Governo ha inoltre rafforzato le voci più direttamente legate all'attività economica, come investimenti e sostegno ai settori produttivi.
I bilanci, si evidenzia nuovamente, mantengono inalterata la tassazione nelle Isole Canarie, poiché il governo ritiene che attualmente non siano  le condizioni per una modifica fiscale.

Staff InfoCanarie WWW.INFOCANARI.COM 


L'arrivo dei turisti alle Isole Canarie viene temporalmente determinato verso la fine del 1887; prima c'erano solo i viaggiatori mossi da motivi commerciali o esplorativi.
Nel caso di Gran Canaria si prende come riferimento l'hotel Santa Catalina (1890; ora in gestione a Barceló), a Tenerife invece la prima compagnia alberghiera fu creata nel 1887 a Puerto de la Cruz.
I primi investimenti strutturati ebbero finanziamenti dal Regno Unito; la società era La "The Grand Canary Islands Company" con sede a Londra.
Prima del turismo moderno, sin dal 1500, i viaggiatori fiamminghi, francesi, inglesi e olandesi trovavano comunemente sistemazione in alloggi informali.
A Tenerife, è stata l'esigenza sanitaria a dare impulso al turismo organizzato perché gli imprenditori locali (sia autoctoni che stranieri) avevano osservato che c'era una nicchia di mercato da sfruttare perché, soprattutto a Puerto de la Cruz, c'era un forte interesse da parte dei britannici nell'avere luoghi adatti per lunghi soggiorni per guarire; superate le prime resistenze da parte delle autorità mediche locali i primi importanti investimenti iniziarono nel 1885.
Secondo studiosi della materia, il decollo del modello del turismo moderno nelle Isole Canarie, anche dal punto di vista delle capitali, è avvenuto proprio nel periodo sopra citato dato che importante fu l'intervento di aziende e imprenditori stranieri, in prevalenza britannici, presenti in maniera preponderante a fine Ottocento nei capoluoghi di provincia.
Prima del turismo moderno, i viaggiatori fiamminghi, francesi, inglesi e olandesi erano i maggiori frequentatori dell'arcipelago motivati da spostamenti in funzione dell'esportazione dello zucchero delle Canarie, di vini Malvasia; successivamente naturalisti ed esploratori si unirono a questa tendenza.

Staff InfoCanarie WWW.INFOCANARIE.COM 

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