A partire da oggi puoi recarti nelle due sedi principali per il servizio ai cittadini nelle due Citta' Capitoline su appuntamento chiamando lo 012; bisognera' indossare la mascherina.
In ogni caso l'Amministrazione dell'Arcipelago continuerà a rispondere e dar riscontro in merito alle formalità e procedure preferibilmente attraverso lo sportello elettronico, attraverso lo i numeri di telefono che saranno disponibili a 012 ed altri elencati nella web de Gobierno de Canarias (http://sede.gobcan.es )
Le due sedi in questione, a disposizione per i servizi ai cittadinanza, sono quelli situati al piano terra degli edifici polifunzionali II a Las Palmas de Gran Canaria e quelli di Santa Cruz de Tenerife; detti sportelli aumenteranno gradualmente il loro personale per fornire maggiore servizio e sostegno in funzione delle pratiche e procedure che sono state oggetto di "liberatoria" da parte dei rispettivi Ministeri, ricordando che comunque gli uffici sono rimasti comunque aperti durante lo stato di allarme per rilasciare il certificato elettronico su appuntamento e procedure urgenti o derivanti da situazioni di necessità.
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Gobierno de Canarias comunica che 5,5 milioni di POSEI verranno erogati ai produttori di pomodori, aloe vera e olive Canarie al fine di incentivare l'eportazione.
Gli aiuti sono stati versati dal Governo delle Canarie in concetto di programma comunitario per il 2019 a sostegno delle produzioni agricole delle Isole Canarie (POSEI).
Fonti istituzionali notificano che questi fondi andranno a 61 beneficiari, tra cui 48 produttori di aloe vera e olive e 13 produttori esportatori di pomodori da untilizzare anche per i loro programmi di comunicazione e marketing finalizzati all'esportazione
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La Palma (82.671 abitanti al 1 ° gennaio 2020; 706 chilometri quadrati) grazie all'intervento di "Ecoener", avra' 2 nuovi parchi eolici per un totale di 16,45 megawatt.
Un passo importante dato che il 90% dell'energia elettrica utilizzata dagli abitanti dell'isola in questo momento proviene da impianti che bruciano gas naturale o diesel e i dati dell'Annuario dell'energia delle Isole Canarie denunciano che la Palma ha bruciato nel 2018 (anno in cui e' datato l'ultimo aggiornamento) oltre 2.300 tonnellate di gasolio e quasi 50.000 di olio combustibile: 635 chili di diesel per abitante e anno.
Dei circa 118 megawatt di energia elettrica richiesta e prodotta nell'isola solo il 10% e' di fonte rinnovabile, contro un dato medio nazionale che e' di un 40%.
Bene, in questo contesto di "arretratezza" rispetto ad altri territori, saranno costruiti due parchi eolici; uno a El Jaral e uno a Llano del Tanque (Municipio di Fuencaliente) e cio' permettera' di soddisfare il consumo annuale di elettricità di circa 12.375 famiglie.
Con entrambe le infrastrutture attive, costo dell'intervento 24 milioni di euro, si conta di ridurre anche l'importante consumo di petrolio ed evitare l'emissione di circa 15.000 tonnellate di CO2.
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I complessi non alberghieri del Sud, le "case rurali" e le strutture ricettive dell'entroterra che sono stati incoraggiati ad aprire stanno registrando una forte domanda; i canari non vedono l'ora di lasciare la loro casa dopo due mesi di forzata permanenza in casa.
L'11 maggio, con l'inizio della fase 1 della de-escalation, alcuni piccoli complessi di appartamenti nel sud dell'isola, nella capitale di Gran Canaria come anche alcune " case rurali" hanno deciso di cogliere l'opportunita' offerta dalla legge di riaprire; il risultato dopo quasi quindici giorni è più che soddisfacente e questo fatto incoraggia gli operatori in funzione delle aperture di giugno.
Dati ed analisi sono confermati anche dai grandi operatori e catene alberghiere che pure loro hanno fatto dei primi "tentativi" registrando una occupazione di circa il 40%; dato che fa loro ben sperare e determinare l'apertura progressiva delle loro strutture.
Anche Las Palmas sono annunciate ulteriori nuove aperture a giugno

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