L'attuale sconto del 75% per i residenti che viaggiano in aereo è il sistema più stabile, affidabile e vantaggioso per i cittadini; lo si evince dallo studio Analisi dell'impatto degli sconti sul trasporto aereo per i residenti nelle regioni non peninsulari e delle possibili alternative.
Si tratta di uno studio commissionato dalla Direzione Generale dell'Aviazione Civile, che espone altre formule considerate per trattare l'argomento ma che risultano non migliorare il risultato attuale.
L'aumento del bonus (rispetto al precedente 50%) ha, logicamente, aumentato il costo alle casse dello Stato che è passato dai 433 milioni di euro nel 2018 a 765 milioni nel 2019.
C'è da dire che anche il numero dei viaggiatori è cresciuto e quello di favorire la mobilità degli spagnoli dai territori non peninsulari, è di fatto, proprio uno degli scopi perseguiti con l'attuazione di questa misura.
Si è passati infatti dai 10,55 milioni di trasferimenti del 2018 ai 12,22 milioni nei dodici mesi successivi; cioè nel 2019 nel quale è stato introdotto l'attuale bonus.
Il Ministero dei Trasporti, della Mobilità e dell'Agenda Urbana, l'ha definita una "informazione riservata", poiché lo studio contiene dati riservati che possono essere utilizzati per sfruttare i sottomercati a cui si riferisce l'elaborato; tanto e' vero che nella copia pervenuta dal ministero ai mezzi di comunicazione mancano alcune tabelle riferite a prezzi e volumi di passeggeri residenti; nonostante si tratti di numeri del 2019, già obsoleti per l'impostazione della strategia.
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