Quest'estate, un gruppo di ricercatori provenienti dal Institut de Ciències del Mar (ICM-CSIC) di Barcellona, l'Istituto di ottica (IO-CSIC), l'Università Alcalá (UAH) di Madrid e la RedIRIS (Rete Spagnola per l'interconnessione di Le risorse informatiche delle Università e dei centri di ricerca) convertiranno i cavi in fibra ottica installati sul fondo del mare delle Isole Canarie in una rete sismica per il rilevamento dei terremoti.
Saranno usati i cavi sottomarini che collegano le isole di Tenerife e Gran Canaria , situati in un'area ad alta attività sismica; le misurazioni verranno effettuate utilizzando la tecnologia DAS (Distributed Acoustic Detection) che consente di convertire un cavo in fibra ottica in una rete di sensori sismici molto densa.
Questo strumento è costituito da un dispositivo che emette impulsi di luce laser attraverso la fibra ottica e misura piccole frazioni di segnale che si riflettono nelle microscopiche imperfezioni all'interno del cavo che diventano, a loro volta, punti di riferimento che variano in posizione in conseguenza di fattori esterni come le vibrazioni del terreno. Per quanto descritto, un singolo cavo collegato a un singolo dispositivo di misurazione può essere convertito in una rete di migliaia di sensori.
Per avere una maggiore copertura territoriale, sono stati sviluppati due dispositivi DAS altamente sensibili che saranno collegati alle estremità delle fibre su entrambe le isole.
L'obiettivo dei ricercatori, che hanno già iniziato a installare i dispositivi i cui dati saranno analizzati dall'inizio di settembre, e comparare questa rete con quella di rilevazione a terra al fine di migliorarne la funzionalità ed eventualmente integrare le due modalità per ottenere dati ed informazioni sempre più precise ed attendibili.
InfoCanarie Staff WWW.INFOCANARIE.COM