Il coronavirus ha paralizzato gran parte dell'attività economica, ma alcuni settori continuano a produrre mentre lottano contro l'incertezza.
La pandemia globale causata dal coronavirus ha cambiato la vita di tutti in poche settimane; un terzo della popolazione mondiale è confinato nelle proprie case, prendendo precauzioni estreme e riducendo i viaggi alle attività minime essenziali come, ad esempio, l'acquisto di cibo.
La situazione attuale ha ovvie conseguenze economiche per lavoratori e aziende; molti settori hanno visto la loro attività paralizzata o almeno ridotta, con i conseguenti logici dubbi che ciò genera per il futuro.
Gli agricoltori sono uno di quei gruppi che continuano a lavorare sodo, assumendo ogni giorno dei rischi per evitare carenze e garantire che nelle case non manchino i generi alimentari di base.
Ecco perché a volte in questo modo, anche il settore primario ha bisogno dell'aiuto dei consumatori per sostenersi.
La situazione attuale ha minato in particolare i canali di distribuzione al dettaglio come mercati, mercati rionali o negozi specializzati di frutta e verdura; modalità che permettono la commercializzazione di circa il 45% della produzione.
La chiusura di altri importanti acquirenti rappresentati da hotel, ristoranti ed indotti del turismo o mense scolastiche, contribuisce anche a complicare la situazione; per questo più che mai c’è da incentivare e scommettere sul commercio locale di frutta e verdura; anche perché’ va ricordato, alimentarsi ed osservare una dieta sana con frutta e verdura è particolarmente raccomandato in una situazione in cui riduciamo considerevolmente la nostra attività fisica.
“InfoCanarie” Staff WWW.INFOCANARIE.COM