Seguidad Social propone 13 sezioni, in base al reddito del lavoratore autonomo, che abbasserebbero l'importo mensile per 2/3 degli iscritti. 

Il Governo Centrale considera una nuova proposta per modificare il sistema contributivo dei lavoratori autonomi, in modo che la mensilità che ognuno paga sia basata, secondo precisi criteri, sul reddito che ciascuno percepisce.
Si tratta di un meccanismo di calcolo diverso da quello attuale, per cui ogni lavoratore autonomo sceglie il proprio contributo tra un minimo e un massimo; l'idea proposta stabilirebbe una rata minima mensile che partirebbe da 183 euro al mese, fino a un massimo che raggiungerebbe i 1.266 euro.
Questo è lo schema presentato dal Governo agli agenti sociali nel primo incontro svoltosi per affrontare il cambiamento de l sistema contributivo che interessa più di tre milioni di professionisti.
Nello specifico, il testo propone 13 fasce di contribuzione che contempla un reddito pro capite mensile compreso tra un minimo di 600 euro a più di 4.050 euro; partendo da queste basi contributive, le quote finali dei lavoratori autonomi saranno comprese tra un minimo di 183 fino ad un massimo di 1.266 euro.
In più, la previdenza sociale permetterebbe a ciascun contribuente di poter modificare la propria quota di cotizaciòn fino a sei volte l'anno allo scopo di poter adattare detta quota all’effettivo reddito generato in funzione al quale contribuire.
Si tratta, al momento, di una prima proposta che il Governo ha comunicato agli agenti sociali nel primo degli incontri tenuti per modificare il sistema.
La trattativa dovrebbe continuare lunedì prossimo (17/01/2022) in funzione dell’accordo stretto dall’Esecutivo con la Commissione Europea per modificare il sistema entro la prima metà di quest'anno, periodo entro il quale questa nuova riforma deve essere quindi pronta.
Se la riforma fosse approvata come da bozza, si stima che due lavoratori autonomi su tre vedrebbero i loro contributi ridotti rispetto al sistema attuale. Questa analisi si basa sul fatto che i lavoratori autonomi con i redditi più bassi pagherebbero fino a 1.300 euro in meno all'anno; e quelli che hanno prestazioni comprese tra 600 e 900 euro al mese, un gruppo molto numeroso, ottimizzerebbero quasi 600 euro all'anno.
Il sistema che contempla fino a 13 sezioni proporzionali sarebbe più equo rispetto all’attuale dato che, ad esempio, un lavoratore autonomo con un reddito di 400 euro al mese paga come uno che ne percepisce 6.000 .
Per di più questa nuova impostazione fornirebbe un livello di protezione più elevato quando gli autonomi devono affrontare qualche imprevisto come accade nei periodi di crisi che possono riguardare la cessazione dell'attività, l'invalidità temporanea o la nascita di un figlio.
Il testo proposto dalla Previdenza Sociale propone un periodo transitorio di nove anni affinché i lavoratori autonomi si adattino al nuovo regime e ogni tre anni la situazione sarebbe valutata per verificarne gli effetti e, se del caso, considerare eventuali modifiche.
Da sottolineare che i nuovi contribuenti autonomi manterrebbero l'attuale forfait in vigore permettendo di attuare le agevolazioni previste; ricordiamo che tale opzione, per chi risponde a determinati requisiti, consente il pagamento di 60 euro al mese per chi inizia la propria attività imprenditoriale.

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viaggi canarie vacanze
Per la ripresa del turismo la Spagna sta fortemente lavorando per ritornare maggiormente appetibile verso i turisti europei rispetto a Tunisia ed Egitto; questo soprattutto iniziando da questa stagione autunnale / invernale.
I Polacchi sembrano ben rispondere a questi stimoli dato che a settembre l'offerta di voli dalla Polonia alla Spagna aumenterà del 10,6% e a ottobre salirà del 25,7% rispetto ai dati del 2019.
Le mete preferite da questo mercato sono l'Andalusia, le Isole Canarie e la Catalogna.
La Spagna ha sempre avuto un posto di rilievo nei cataloghi degli operatori turistici Polacchi e dopo una stagione estiva con risultati soddisfacenti le compagnie aeree low cost e i TO, per l’autunno, sono incoraggiati a lanciare ulteriori collegamenti non solo per promuovere le Isole Canarie (la destinazione più gettonata) ma anche altre località della Penisola come la Costa Brava (Girona) o il sud.
Per i mesi invernali invece verranno mantenute solo le operazioni verso l'arcipelago delle Canarie.

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SPAR Gran Canaria ha aderito alla campagna "Canariedad”, la parola chiave promossa da ASINCA Canarias (Associazione degli Industriali delle Canarie) attraverso il marchio collettivo “Made in the Canary Islands”.
Questa iniziativa cerca la complicità e l'impegno dei consumatori delle Canarie per far si che "Canariedad" sia inclusa nel dizionario della Royal Spanish Academy (RAE), un termine che marca le differenze e definisce l’identità delle Isole Canarie.
Per fare ciò ASINCA raccoglierà la firma dei clienti SPAR Gran Canaria presso i punti vendita selezionati, per inviare la richiesta alla RAE.
I clienti di SPAR Gran Canaria che aderiranno all'iniziativa, fornendo la propria firma, riceveranno un regalo da ASINCA e parteciperanno a una lotteria di prodotti realizzati nelle Isole Canarie, del valore di 70 euro, che includerà trenta prodotti a 'chilometro zero' come il caffè, gofio, mojo o formaggio delle Canarie.
Oltre alla collaborazione e promozione attraverso i propri negozi, SPAR Gran Canaria continuerà a valorizzare i prodotti delle Isole Canarie sostenendo, tramite i propri social media, una lotteria con la quale i partecipanti potranno vincere un altro lotto di prodotti di provenienza locale.
Il sorteggio è iniziato ieri, 6 agosto, e termina lunedì 9 agosto.

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I ministri delle finanze di Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Regno Unito hanno raggiunto ieri (05/06/2021) a Londra un accordo "storico" destinato a cambiare il regime fiscale internazionale.
Nuove regole, che devono ancora essere affinate e che avranno bisogno dell'approvazione dei leader mondiali, ma che sono destinate a cambiare il modello fiscale sul quale si destreggiano da un decennio i giganti dell'industria tecnologica e digitale: viene determinata un'aliquota minima del 15% che costringerà colossi come Google, Facebook o Amazon a pagare più tasse.
Il patto globale dovrebbe anche fermare l'elusione (e l'evasione) fiscale come anche ostacolare "l'ingegneria contabile" delle grandi aziende come

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Il grafico sull’andamento degli ultimi 5 anni indica che a Tenerife nel Maggio del 2016 il prezzo medio al m2 era di 1.303 Euro e ha conosciuto una costante crescita fino ad Aprile del 2020 attestandosi a 1.848 Euro/ m2  per poi conoscere una flessione fino a Luglio 2020 con 1.709 Euro/ m2; quindi iniziare un recupero che a fine Marzo 2021 con  un prezzo pari a 1.812  Euro/ m2

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